Il turismo ed il mondo digitale costituiscono ad oggi un connubio vincente divenuto irrinunciabile per gli operatori che puntano al successo della propria azienda in un settore caratterizzato da una forte frammentarietà che spinge il livello di competitività su livelli molto elevati.
Pertanto il corretto è tempestivo impiego di tecnologie digitali di fatto può fare la differenza non solo nella relazione con il turista ma anche nella gestione dei processi interni.
Secondo quanto rilevato da una ricerca condotta dall’Osservatorio Innovazione Digitale nel Turismo della School of Management del Politecnico di Milano, a trainare la crescita delle transazioni verificatesi negli ultimi anni, sarebbe stato proprio l’utilizzo di canali digitali.
Ciò che è in aggiunta emerso da questa ricerca è che l’impatto positivo del mondo digitale non si esaurisce con la sola fase di acquisto del “prodotto turistico”, anzi questo ne rappresenta solo l’inizio. Se solo pensiamo all’uso che facciamo di siti come expedia o booking, dove non ci fermiamo alla sola prenotazione ma anche al recensire dopo il viaggio l’eventuale struttura scelta.
Gli strumenti digitali rappresentano sempre di più uno strumento per supportare operatori come le strutture ricettive nel creare e consolidare quella indispensabile relazione di lungo periodo con il cliente ed al tempo stesso rendere molto più efficienti i processi interni.
Osservando il ciclo del prodotto turistico ci si rende conto di quanto Internet sia ormai il principale canale di connessione tra domanda ed offerta pervasiva.
Viene utilizzato da più dell’80% dei turisti italiani, di cui l’83% utilizza la rete per informarsi prima dell’acquisto mentre l’86% conclude almeno un acquisto (trasporto, alloggio, escursioni, etc).
Gli operatori turistici pertanto non possono essere miopi nei confronti di tale scenario e non possono di conseguenza prescindere dall’utilizzare il “digital” per creare e mantenere la relazione con una clientela che considera la rete sempre più come unico strumento di acquisto.
Si tratta in effetti di una sfida dal sapore tutto particolare!
Di fatto saranno vincenti quelle realtà che riusciranno a generare il giusto connubio tra la tecnologia ed il progresso da un lato e il desiderio e l’aspirazione dell’uomo più antica dall’altro, ovvero la voglia di scoprire e di viaggiare. Senza che di quest’ultima si intacchi la sua componente ancestrale e magica.
Il rischio che lo strumento si sostituisca allo scopo per cui esso è stato concepito, è dietro l’angolo.
Pensiamo ad esempio a quanti innanzi ad un monumento o luogo storico si concentrano molto di più su quale sia il modo migliore per pubblicare un loro “selfie” sui social media di quanto facciano per carpire e comprendere la storia e le suggestioni che si celano dietro tale monumento.
Dinamiche e tendenze che progetti come Wesuvio si prefiggono di arginare mettendo in risalto e promuovendo proprio attraverso tali strumenti digitali (relegandoli cosi al ruolo per cui sono stati concepiti) le bellezze del nostro territorio.