ARCHEOLOGIAAREA DEL SOMMAPOLLENA TROCCHIARUBRICHEVESUVIANO

Terme Romane di Pollena Trocchia

terme-pollena

La foto di copertina scelta per questo articolo è emblematica di quanto possa accadere spesso alle falde del Vesuvio. Tra alti palazzi contemporanei sorge a Pollena Trocchia un’antica villa romana con terme.
Un tesoro nascosto per tanti anni, venuto fuori da una discarica abusiva dopo che si è rischiato di demolirlo illegalmente alla fine degli anni 80, proprio a causa della costruzione di quelle abitazioni.
Fortunatamente nel 2007 tutto è stato affidato ad Apolline Project che ancora oggi ne gestisce la tutela e lo scavo.

Siamo a Pollena Trocchia, o meglio quasi al suo estremo nord, dove il fianco del monte Somma lascia spazio ad una zona piuttosto pianeggiante. Nel dettaglio è via Vasca Cozzolino, dove un tempo sorgeva un lagno borbonico ed ora due strade principali fanno da incrocio. Una attraversa i paesi vesuviani alle spalle del vulcano, l’altra conduce lontano da esso, verso le città del Nolano e di Napoli nord.
Negli anni 80 in quell’area si pensò di dar vita a cantieri edili per la costruzione di alti palazzi e parchi residenziali. Durante i lavori furono scoperti i resti di un edificio romano. Una chiara “problematica” per quei lavori in corso e quindi si pensò bene di provare ad abbattere questo “intralcio della storia”. Sugli stessi muri delle terme, ancora oggi sono visibili chiare tracce delle ruspe…un vero e proprio schiaffo contemporaneo alla storia.

Ma la storia, quella in seguito, è andata fortunatamente per il verso giusto…

Nel bel mezzo della distruzione intervenne la Soprintendenza Archeologica che fermò quell’atto vandalico e documentò quanto era evindente, ovvero due ambienti a volta di chiara origine romana.
Si pensò inizialmente ad una fattoria post 79 dC, ma nulla di certo, pertanto tutto fu abbandonato e lasciato al destino, un destino triste dato che la zona fu adibita a discarica.

Vi chiederete…dov’è questo “verso giusto” della storia?

Fortunatamente la storia è andata avanti e nel 2006 è spuntato quello che ancora oggi si chiama Apolline Project, un progetto di ricerca che si occupa degli antichi territori Napoletani e Nolani che si trovano alle spalle del Vesuvio.
Proprio grazie a questo progetto giovanile e pieno di vita, si è proceduto prima con un’attività di bonifica e poi di scavo archeologico, che a partire dal 2007 ha portato alla luce i resti romani.
Dallo scavo archeologico è emerso che in effetti l’edificio è databile in data dopo l’eruzione del 79 dC, ma non si tratta di una fattoria, bensì di un ampio complesso termale composto da 14 ambienti.
Si riconoscono infatti gli ambienti termali, le fornaci per riscaldare l’aria e l’acqua, il deposito della legna e la cisterna.
E’ anche evidente di come nel 400 sia stato parzialmente distrutto da un’eruzione del Vesuvio e successivamente interamente ricoperto da altre eruzioni.

Il lavoro di Apolline Project è ancora in corso e coinvolge anche elementi di spicco come l’Università di Oxford. Il lavoro di recupero avviene piena collaborazione con vulcanologi, paleobotanici, tecnici informatici e tanti altri professionisti.
I resti sono visibili da via Vasca Cozzolino e saranno resi sempre più visitabili con l’obiettivo di dare vita ad un vero e proprio parco archeologico.

Foto copertina articolo di manalahmadkhan (https://www.flickr.com/photos/manalkhan/15329101981/)

Un pensiero su “Terme Romane di Pollena Trocchia

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *