ATTIVITA'NEWSNOTTE SACRA A TORRE DEL GRECO

Cosa resterà di questa Notte Sacra 2019?

Due settimane sono state necessarie per gli organizzatori e per noi della comunicazione, a fare il punto sull’output della scorsa Notte Sacra. Abbiamo raccolto tutto. Quello che ci è servito, che ci ha insegnato, che va migliorato, ripetuto, eliminato e perché no…quello che ci ha emozionato. Perché cos’è se non emozione vedere il proprio popolo per una sera entusiasta di ciò che di fatto gli appartiene. Entusiasta di conoscerlo e di farlo conoscere, se pensiamo alle presenze non torresi.

La Notte Sacra 2019 non è stata diversa da quella 2018 nelle intenzioni, ma nelle modalità. Figlia di una prima esperienza e mamma di un inizio volto alla persistenza futura, dove comunicazione, divulgazione e digitalizzazione sono aspetti indispensabili da considerare nel contemporaneo, senza venir meno a quelli di condivisione e cooperazione già maturati nella prima edizione e consolidati in ogni caso nella seconda.

Ma andiamo per gradi…

Wesuvio vi ha lasciati in quella mattina del 12 ottobre, nella quale si parlava di “grandi numeri“, gli stessi poi rimarcati e abbondantemente superati nella stessa serata, quando alle ore 23 Eventbrite segnava oltre i 10000 accessi totali in tutte le visite guidate ed eventi della kermesse.

Certo l’APP nel suo esordio ha causato qualche problema di gestione. In qualche sito di più, in qualche altro di meno, ma ce lo aspettavamo ed era proprio un modo per testare questo nuovo approccio, che va sicuramente rivisto e perfezionato. In ogni caso i numeri riportati dall’APP sono stati più o meno confermati dai rispettivi siti che nel complesso hanno rispecchiato quelle 10 migliaia.

A questi numeri di presenze, si sono affiancati quelli risultati dai social e dal web, dove i post della Notte Sacra hanno raggiunto più di 300 mila utenze (considerando le pagine fb di Wesuvio e quella ufficiale di Notte Sacra a Torre del Greco).

Un grande exploit dovuto alle interviste per la vigilia dell’evento, ai flyer contenenti i dettagli, alle dirette live durante l’evento, ma anche agli articoli pubblicati sulla storia di ciascun luogo, con diverse migliaia di visualizzazioni sul sito wesuvio.it.

Ma a parte i numeri ci è stata molto d’aiuto la voce del popolo e di tutte le realtà partecipanti, soprattutto il loro atteggiamento nell’approcciare all’evento. Parliamo di 50 realtà divise in 53 diversi eventi e in 21 diversi luoghi della città, i cosiddetti POI (Points of Interest).

Tante le critiche, che viviamo in maniera costruttiva, ma tantissimi gli apprezzamenti. Una Torre del Greco che nella sacralità intrinseca dell’evento, è divenuta vetrina delle proprie possibilità storiche, culturali, turistiche.

Presenza massiva non solo ai siti, che nell’ampliamento di programma del 2019 hanno guadagnato in più accessi e meno calca agli ingressi, ma anche in tanti per strada, dove hanno consumato con piacere tutto quanto possa offrire la città in termini di street food locale.

Sicuramente un impatto minimo in termini di shopping. Ma una Notte Sacra, similmente ad una “notte ai musei”, non è da confondere con una Notte Bianca. Facciamo fatica a pensare alle persone scendenre nei siti ipogei o accedere alle visite guidate dei musei, con le borse dello shopping al seguito e non era sicuramente obiettivo di questa manifestazione.

Un grande risultato, forse nascosto ai più, è quello scaturito nell’organizzazione. Molte persone in termini di enti, gruppi, associazioni, hanno avuto modo di conoscersi e condividere ciò che di buono ognuno di loro fa per la città. Una condivisione che porterà a collaborazioni e coworking trasversali anche per iniziative non legate alla Notte Sacra, ma che allo stesso modo hanno a fattor comune il “fare bene il bene” per Torre del Greco e l’area vesuviana.

Un grande ringraziamento da parte nostra e degli organizzatori a tutte queste persone che si sono adoperate sia prima che durante l’evento e sono state artefici in prima linea della buona della Notte Sacra.

Vi diamo appuntamento all’edizione 2020 che, tenendo saldi obiettivi e format che contraddistinguono l’evento, farà senz’altro tesoro di ogni apprezzamento e di ogni critica raccolta, per far sì che la Notte Sacra sia sempre più importante agli occhi della cittadinanza, ma soprattutto agli occhi di chi non conosce ancora la città vesuviana e può avere il piacere di visitarla nel nome del Parroco Santo.

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