ARTERUBRICHE

Il Vesuvio versione pop art di Andy Warhol

Per me l’eruzione è un’immagine sconvolgente, un avvenimento straordinario ed anche un grande pezzo di scultura […] Il Vesuvio per me è molto più grande di un mito: è una cosa terribilmente reale.” 
Soggetto prediletto di artisti di ogni epoca, il Vesuvio ha ispirato anche uno dei campioni indiscussi dell’arte contemporanea, colui che rivoluzionò il mondo dell’arte con la sua Pop art. Andy Warhol sbarca a Napoli nel 1985 grazie al gallerista partenopeo Lucio Amelio, conosciuto anni prima a New York, che organizza la mostra – evento Pop – Art Americana a Capodimonte. L’artista statunitense aveva già scoperto nei primi anni Ottanta l’intensità di Napoli e del Vesuvio subendone il fascino e ricevendone ispirazione. Da questo presupposto naque la celebre serie Vesuvius con la quale Warhol si inserisce, con il suo personalissimo linguaggio, nel filone che nei secoli ha celebrato, raccontato, interpretato il Vesuvio e la sua meraviglia attraverso l’arte.

warhol vesuvio

Con la serie Vesuvius l’artista, amplificandone il mito attraverso la ridondante ma sempre straordinaria produzione in serie, in qualche modo ne esorcizza l’atavica incombenza sul popolo e sulla terra vesuviana. Per questa serie di serigrafie Warhol torna all’uso della pittura a mano per restituire in modo più spontaneo e vivido la sua idea rispetto al vulcano più famoso del mondo, la cui imponenza e potenza esce prepotentemente fuori da questi lavori. Come lo stesso Warhol ebbe a dichiarare, il suo intervenire a mano su ogni singola serigrafia era finalizzato a restituire un’impressione quanto più potente e vivida, aprendo oltremodo l’immaginazione dello spettatore per portarlo idealmente nel momento stesso dell’eruzione, in un misto tra fascino e sgomento. Le 18 realizzazioni vogliono, nell’idea di Warhol, raccontare un’eruzione del Vesuvio come se in “diretta”;  18 momenti ognuno caratterizzato da colori diversi, 18  frame ognuno con una vita propria e con il proprio equilibrio cromatico. Tremenda bellezza ed incombente potenziale distruttivo: sono questi i due elementi chiave della serie e, in definitiva, sono i codici d’accesso per comprendere il rapporto tra l’artista statunitense e la terra alle falde del Vesuvio.

warhol vesuvio

All’interno della serie le versioni più celebri sono di certo il Vesuvio Nero, il Vesuvio Rosso ed il Pink Vesuvius, tutto giocato sulle tonalità del rosa e del viola. La serie Vesuvius resta a testimonianza del rapporto di Andy Warhol con Napoli e la terra vesuviana e, ancora una volta nella storia dell’arte, sublima l’attrazione tra  vulcano e arte. Vesuvius è il punto di non ritorno di una nuova visione e di un nuovo intreccio tra arte e Vesuvio: dopo questa magnifica serie niente sarà più lo stesso tant’è vero che, ancora in questo nuovo millennio, ogni rappresentazione che aspira ad interpretare il Vesuvio deve necessariamente confrontarsi anche con essa. Con Warhol il Vesuvio diventa entra di diritto nella cultura pop diventandone uno dei simboli più gettonati e rievocati.

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