ARCHEOLOGIAPIANA DEL SARNOPOMPEIRUBRICHEVESUVIANO

1 aprile 1748 e la riscoperta di Pompei

Il 1 aprile è una data importante per l’archeologia, la storia ed il turismo vesuviano. In questo giorno del 1748 l’impresa archeologica del Regno di Napoli, guidata dall’ingegnere militare spagnolo Rocco Gioacchino de Alcubierre, si imbatte in alcuni ritrovamenti che risulteranno fondamentali. Tracce di una strada e diversi oggetti tra cui alcune monete, inaugurarono la stagione esplorativa che porterà poi alla scoperta vera e propria dell’antica città romana di Pompei. Tali scoperte furono in primo luogo attribuite all’antica città di Stabiae, in quel momento vero oggetto della ricerca di Alcubierre. L’avveniment diede l’input per l’implementazione dei lavori di scavo, fortemente appoggiati dal re Carlo di Borbone, che portarono alla luce il Teatro Piccolo, ancora oggi denominato “stabiano” proprio perché allora si credeva appartenesse proprio a Stabiae. Dopo l’interruzione degli scavi per insufficienza di reperti ritrovati, verso il 1755 essi ripresero con più vigore e portarono alla luce nuove meraviglie come la via dei Sepolcri e la Porta Ercolano, la splendida villa di Iulia Felix, l’Anfiteatro. 

La vera svolta per la storia di Pompei avvenne però nel 1763 quando, il ritrovamento dell’epigrafe recante l’iscrizione Res Publica Pompeianorum, portò ad identificare l’area come afferente all’antica Pompei e non più come a Stabiae. La storia della città antica oggi celebre in tutto il mondo e regina indiscussa del turismo vesuviano, ripartita in quel 1 aprile 1748, sarebbe poi proseguita sotto l’egida della consorte del re Ferdinando IV di Borbone, Maria Carolina, la quale ebbe anche il merito di stimolare la pubblicazione di volumi dedicati alla città da mostrare alle corti europee che contribuirono a delinearne la curiosità ed il futuro successo, ed avrebbero conosciuto la consacrazione definitiva e l’età d’oro della speculazione archeologica durante il dominio napoleonico e la reggenza di Gioacchino Murat.

Oggi Pompei è una delle più grandi attrattive di flussi turistici e di studiosi provenienti da ogni parte del mondo e, grazie agli impulsi degli ultimi anni, sta riservando e riserverà ancora nuove scoperte. Tanta strada è stata percorsa da quel 1 aprile 1748, una data che rimarrà pietra miliare per la storia vesuviana e mondiale.

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