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Lacryma Christi, il vino del Vesuvio

Il Lacryma Christi è certamente conosciuto come  il vino più legato a paesi e città che circondano le pendici del Vesuvio.

E’ uno dei vini campani più antichi. I vini del Vesuvio erano già famosi ai tempi dei romani per corposità e bontà.

Il nome Lacryma Christi deriva da una leggenda secondo la quale Lucifero, angelo cacciato dal Paradiso, cadendo verso l’inferno strappò una porzione di paradiso per farne il golfo di Napoli e che sprofondando creò una voragine da cui si sarebbe generato il Vesuvio. Il figlio di Dio, accortosi dell’accaduto,riversò le sue abbondanti lacrime sul vulcano e dalle sue lacrime nacquero i vigneti di questo vino.

Un’altra versione dei fatti, sempre legata alla figura di Gesù, sostiene che lo stesso durante uno dei suoi pellegrinaggi per il mondo, comparse sotto mentite spoglie presso la casa di un eremita. Prima di andar via finse di avere sete per testate la generosità dell’eremita, il quale condividendo la sua acqua con uno sconosciuto , la vide trasformarsi in vino in segno di riconoscenza.

foto lacooltura.com

La realtà , sicuramente molto meno suggestiva, indica come il vino prodotto sul Vesuvio fosse già conosciuto ed apprezzato sin dall’epoca degli antichi romani. Ritroviamo diversi cenni negli scritti di Marziale, Plinio e Sallustio.

Come sappiamo, alle falde  del Vesuvio vi erano diverse ville rustiche risalenti al periodo degli antichi romani e la presenza di Bacco sul Vesuvio nell’affresco della Casa del Centenario a Pompei, ed in tante altre produzioni artistiche romane salvate dall’eruzione del 79 d.c., testimoniano la diffusione del vino nell’attuale provincia di Napoli.

In seguito i segreti di questo vino furono conservati dai frati Cappuccini che risiedevano nell’attuale Torre del Greco.

E’ certamente un vino non riproducibile in nessuna altra parte del mondo, vista la peculiarità che le varie eruzioni vulcaniche hanno donato a questo terreno ricca mineralità.

Il Lacryma Christi ( o Vesuvio ) ha ricevuto la denominazione DOC “solo” nel 1983 ed ha una produzione annua che si aggira intorno ai 13000 Hl. Viene prodotto con vigneti autoctoni in quindici comuni della provincia di Napoli ( Boscoreale, Boscotrecase, Cercola, Ercolano, Ottaviano, Pollena Trocchia, Portici, San Giuseppe Vesuviano, San Sebastiano al Vesuvio, Sant’Anastasia, Somma Vesuviana, Terzigno, Torre Annunziata, Torre del Greco e Trecase) .

lacryma christi
Foto di lucianopignataro.it

Dal 1983 l’appellativo Lacryma Christi viene assegnato quando la resa è contenuta al 65% dell’uva e quando si raggiungono almeno i 12% di alcool.

I vitigni più diffusi sul Vesuvio sono il Coda di Volpe utilizzato per il Lacryma Christi Bianco ed il Piedirosso usato per la produzione del Lacryma Christi Rosso o Rosato.

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