MODI DI DIRE E TRADIZIONIRUBRICHE

Il detto “Jì truvanno a Cristo dint’ e lupine”

Le terre situate all’ ombra del vulcano piu’ famoso del mondo costituiscono un “contenitore” di cultura, storia, leggende antiche e di usi e costumi popolari. Tra questi numerosissimi sono i modi dire e detti locali. Ce n’è per tutti i gusti e per ogni situazione, di fatto non si contano!
Tra le espressioni popolari maggiormente utilizzate senza ombra di dubbio va annoverato “Jì truvanno a Cristo dint’ e lupine” (o anche “dint’ a la pina”).

Ed in effetti è praticamente impossibile scovare un vesuviano che tale possa ritenersi che non abbia mai usato o sentito esclamare questo folcloristico modo di dire almeno una volta nella sua vita !

Ma qual e’ il  suo significato?
Per quale ragione la sacra figura di Cristo viene accostata ai lupini?

Jì truvanno a Cristo dint e lupine

Scopriamolo insieme!

“Jì truvanno a Cristo dint’ e lupine” è un’espressione popolare che si è soliti accostare a colui che cerca il classico pelo nell’uovo, quel soggetto che ostinatamente è alla ricerca di un qualcosa difficile da trovare, probabilmente anche inutile.

La genesi di questa espressione affonda le sue radici in epoche assai lontane. Si narra infatti che in occasione della fuga in Egitto, la Vergine Maria come ringraziamento all’albero di pino dal quale aveva ricevuto aiuto per nascondere Gesù Bambino, fece in modo che gli embrioni situati all’interno della pigna, ovvero i pinoli, assumessero la forma della mano del piccolo Gesù, negando invece tale onore e privilegio alla pianta di lupino rea di averle che negato  l’aiuto.

Ecco spiegato il motivo per il quale nel pinolo, considerato alimento sacro, colui che tentasse di cercare Cristo troverebbe almeno la sua mano, a differenza dei lupini nei quali sarebbe vano cercarlo.

Probabilmente in molti non sono a conoscenza di questa leggenda e spesso tendono ad utilizzare questo detto senza dunque comprenderne la sua genesi, ma esso è simbolo della capacità di sintesi e della efficacia della lingua napoletana nel trovare le parole giuste per ogni situazione, sempre con quella vena ironica che la rende una delle lingue più belle del mondo.

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