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Il Carnevale al Borgo Casamale: la “Cantata dei 12 Mesi”

Anche quest’anno presso il Borgo di Casamale, caratteristica e suggestiva frazione di Somma Vesuviana, si rinnova l’ appuntamento con la festa del Carnevale.
La kermesse, che nelle passate edizioni ha riscosso un grande successo in termini di presenze registrate, animerà le strade del piccolo e suggestivo borgo con balli, canti e maschere di ogni genere.
L’ evento avra’ inizio Domenica 23 Febbraio 2020, a partire dalle ore 10.00.

L’ evento che vede il coinvolgimento delle varie associazioni attive nel paese vesuviano sara’ accompagnato dalla “Cantata dei 12 mesi”, il vero fiore all’ occhiello della manifestazione.
Ben radicata e diffusa nella cultura e nella tradizione di varie cittadine e borghi d’Italia, la “Cantata dei 12 mesi” assume caratteristiche e sfumature diverse a seconda dei territori dai quali subisce le contaminazioni della tradizione popolare del “loco”.

carnevale casamale

La versione offerta al Borgo Casamale affonda le sue radici nel “concept”  tramandato da Michele Febbraro, regista ed  attore di Somma Vesuviana, che ha dedicato la sua vita tutela e la diffusione delle tradizioni e che, a partira dal 1976, ne ha realizzato una sua versione, prendendo appunto spunto dalla tradizione popolare sommese.

I protagonisti indiscussi di questa cantata sono i 12 mesi dell’anno. A dare inizio alla festa aprire l’ allegro e  festoso Pulcinella che chiamerà “‘o capo ‘e ll’anno” con il nome di Marcusalemme, il biblico patriarca antidiluviano vissuto circa mille anni fa.
Il padre di tutti i dodici mesi fara’ ostentazione dei i suoi dodici figli i quali , uno dopo l’altro, prenderanno la parola per raccontarsi al popolo.

La “Cantata dei 12 Mesi” di fatto e’ l’allegoria del nuovo anno e testimonianza della devozione a Madre Natura.

Essa affonda le sue radici in una serie di riti che si svolgevano nell’antica Roma verso la fine di maggio il cui fine era  propiziare la fertilità della terra e celebrare la dea Cerere .
Rappresenta dunque un’ allegoria che si propone di essere, al tempo stesso, devozione e omaggio per quanto  Madre Natura regala in maniera incondizionata all’ uomo nel susseguirsi delle stagioni…Un atto d’ amore.

La “Cantata dei 12 Mesi” offerta al Casamale ha un immenso valore da un punto di vista antropologico.
Esssa presenta al visitatore uno spaccato di una società arcaica, di quel mondo rurale in cui la Canta costituiva uno strumento per scacciare la sfortuna e per ricongiungersi in qualche modo con la natura, un occasione in cui il sacro ed il profano si legano in maniera indissolubile.

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